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Un albero di cui usare tutto

Maurice Mességué scrive:
«Non mi sembra il caso di dar qui una descrizione dettagliata del castagno, maestoso cugino della quercia e del faggio, che fa tanto per abbellire le foreste delle zone a terreno siliceo con le sue grandi foglie dentate e che in autunno co sparge i sentieri silvestri di ricci contenenti una o due castagne color mogano. I frutti del castagno, che non confonderemo con quelli tossici
dell’ippocastano dei nostri parchi cittadini, sono ricchi di amido, grassi e vitamine (B e C) che resistono bene alla cottura grazie alla protezione
offerta loro dalla spessa buccia. Sono decisamente da raccomandare per gli organismi indeboliti, per i bambini, i convalescenti e gli anziani; sono una delizia cucinate sulla brace del caminetto. In fitoterapia potremo sfruttare le infiorescenze, il legno e la corteccia. Le infiorescenze sono attive contro le diarree (anche delle bestie), il legno pestato e la corteccia del tronco o dei rami giovani hanno proprietà astringenti: agiscono sui vasi sanguigni superficiali, arrestano le emorragie e facilitano la rapida cicatrizzazione delle ferite».


Preparazione e impiego

  • Semicupi di infiorescenze (contro la diarrea): misurate 2 manciate di infiorescenze
    fresche, o secche, per litro d’acqua (2 semicupi al giorno).
  • Decotto di infiorescenze (contro la diarrea): 1 piccola manciata di infiorescenze essiccate per litro di acqua fredda; far bollire per 2 minuti (da 2 a 3 tazze al giorno).
  • Decotto di legno e corteccia (come astringente): 1 manciata di legno e corteccia pestati per litro d’acqua (2 tazze al giorno).
  • Decotto di legno e corteccia (come astringente, per uso esterno su piaghe, contusioni
    ecc.) o per bagni alle mani e pediluvi: 2 manciate per litro d’acqua.
  • PER LA TOSSE E LA PERTOSSE: in alcune regioni si ricorre alle foglie del castagno per curare la pertosse e la tosse, e anch’io ho avuto occasione di constatarne la validità. Misurate 1 manciata di foglie fresche (raccolte in estate), o 1/2 manciata di foglie essiccate per litro d’acqua; lasciate a lungo in infusione e somministrate la tisana per via orale (3 tazze al giorno), per gargarismi o per bagni alla gola molto caldi.

Come conservare le castagne: la novena
Le castagne si possono conservare con la curatura in acqua o novena, cosiddetta perché dura nove giorni.
Mettete le castagne in una bacinella e copritele di acqua, eliminando quelle che vengono a galla.

  • Per i primi 4 giorni sostituite quotidiana-
    mente metà dell’acqua.
  • Il 5° giorno sostituite tutta l’acqua.
  • Il 6° e il 7° giorno sostituite ancora metà dell’acqua.
  • L’8° giorno sostituite tutta l’acqua.
  • Il 9° giorno toglietele dall’acqua e fatele asciugare all’aria per evitare la formazione di muffe. Conservatele in cassette o sacchi

Zuppa di fagioli, farro e castagne

Ingredienti:
– 100 g di farro decorticato
– ½ cucchiaino per ognuno di cumino, fieno greco e cardamomo in polvere
– 50 g di carota | 50 g di porro | 50 g di sedano
– 200 g di fagioli misti (cannellini, dall’occhio, borlotti)
– 4 cm di alga kombu
– 1 rametto di rosmarino
– 400 g di castagne
– sale fino integrale e pepe nero macinato al momento
– olio extravergine di oliva


Procedimento:

  1. Fate idratare i fagioli in acqua per almeno 8 ore. Sciacquate bene il farro e mettete a idratare in acqua per un paio d’ore o più.
  2. Scaldate un filo di olio in una pentola, unite le spezie e scaldatele qualche secondo; scolate il farro e unitelo al composto aromatico. Tostatelo pochi minuti e poi aggiungete abbondante acqua leggermente salata (circa tre volte il volume del cereale); lasciatelo cuocere a fiamma bassa per circa 40 minuti.
  3. Praticate un’incisione sulle castagne e cuocetele in padella, sgusciate e tenete da parte. Lavate l’alga e tagliatela a pezzetti. Tritate grossolanamente le verdure. Tritate finemente gli aghi di rosmarino.
  4. Versate un filo di olio in una pentola, unite il rosmarino, le verdure tritate e fate cuocere per un paio di minuti. Scolate i fagioli e uniteli alla base aromatica. Unite anche l’alga kombu.
  5. Ricoprite il tutto con abbondante acqua, fino a 8 cm sopra il livello dei fagioli. Fate cuocere a fiamma bassa fino a cottura. Aggiungete 1 cucchiaio raso di sale. Scolate il farro e versatelo nella pentola con i fagioli insieme alle castagne: fate cuocere ancora 5 minuti. Servite con un filo di olio a crudo e una spolverizzata di pepe.

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