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Kino MacGregor è un’insegnante di yoga tra le più conosciute a livello internazionale. Ha dedicato la sua vita alla pratica e all’insegnamento dell’Ashtanga Yoga come prezioso strumento di crescita spirituale e personale. È stata allieva diretta di Pattabhi Jois, il maestro che ha codificato la pratica dell’Ashtanga Yoga così come lo conosciamo oggi in Occidente, e una pioniera dei video corsi di yoga online. Il suo approccio è unico, gioioso e fonte di grande ispirazione. Abbiamo avuto l’occasione di intervistarla in occasione dell’uscita in Italia del suo libro Il Potere dell’Ashtanga Yoga, una lettura fondamentale per chiunque pratichi o voglia avvicinarsi a questa disciplina.
Leggi il resto dell’intervista sul blog di Gruppo Macro Edizioni.

Intervista a Kino MacGregor

Hai avuto la straordinaria opportunità di studiare e praticare con il maestro Pattabhi Jois, fondatore dell’Ashtanga Yoga così come lo conosciamo oggi. In che modo il tuo viaggio a Mysore e l’incontro con un guru ha influito sul tuo percorso nell’Ashtanga Yoga? E in che modo i concetti stessi di “guru” e di “essere un discepolo” sono ancora rilevanti nella società moderna e occidentale?
Quando sono stata a Mysore la prima volta, ho avuto l’opportunità incredibile di praticare in un gruppo molto piccolo, di soli 40 allievi. Ciò significa che c’era tempo di fare domande e di sviluppare una relazione personale. Quando avevo un dubbio, i miei insegnanti erano lì per me. Quando avevo bisogno di aiuto, i miei insegnanti erano lì per me. Questo primo viaggio in india ha piantato i semi di una relazione tra allievo e insegnante che è rimasta con me fino a oggi. Anche se nel mondo occidentale manca il concetto di “guru”, io credo che ogni persona che pratica e studia lo yoga possa trarre un profondo beneficio da quell’aspetto di arrendevolezza all’insegnamento che è tradizionale in India.
Ricordo di aver letto che il tuo primo approccio allo yoga è stato una lezione nella tradizione Sivananda – uno stile molto meno dinamico rispetto all’Ashtanga Yoga. Hai mai provato a incorporare un approccio “più gentile” nella tua pratica personale e nell’insegnamento?
Da 20 anni pratico esclusivamente Ashtanga Yoga. In tutto il corso della mia pratica ho certamente attraversato dei periodi di studio e sforzo intenso, ma ho anche attraversato periodi di ripresa in cui il lavoro si è fatto più gentile. Credo sia possibile integrare sia un approccio dinamico alla pratica che un approccio gentile e riposante.
Pattabhi Jois diceva che “lo yoga è per tutti”. L’Ashtanga è una pratica impegnativa, sia fisicamente che in termini di impegno e costanza nel mantenere una pratica regolare. I principianti possono esserne un po’ intimiditi per via di questa sua intensità. Queste preoccupazioni sono fondate? Come si può adattare la pratica dell’Ashtanga Yoga a ogni corpo, età e livello di esperienza?
Qual è l’importanza di una pratica quotidiana regolare? Hai consigli per i principianti che desiderano costruirla gradualmente?
Lo yoga è davvero per tutti. Tutte le posture che possono mettere soggezione o sembrare impossibili, possono essere modificate per ogni singola persona. È una responsabilità dell’insegnante incontrare l’allievo nel punto in cui è. Per ogni allievo esiste un metodo di fare yoga che funziona per lui o per lei. Forse l’atteggiamento mentale più distruttivo per un allievo è il fare confronti. Se cadi nell’errore ricorrente di compararti alla forma e alla taglia degli altri, puoi arrivare a pensare che lo yoga non faccia per te. L’immaginario che circonda lo yoga deve cambiare per permettere a più persone di credere nella loro capacità di praticare. Nella nostra epoca dei social media e del linguaggio figurativo, le modalità di rappresentazione sono importanti. Abbiamo bisogno di vedere persone di diverse dimensioni, forme, livelli di abilità, razze ed età che praticano yoga. Vedere una persona che ti somiglia fare yoga ti aiuta a credere nel fatto che anche tu puoi farlo.
Pensi che i social media possano alimentare una certa tendenza occidentale a crogiolarsi nel proprio ego e a mettersi in mostra, persino nella comunità di chi fa yoga?
Sui social media si corre sempre il rischio di perpetuare un’immagine bidimensionale della vita delle persone. Ciò che viene mostrato è solo una parte selezionata e vedendo questa selezione accurata di immagini si ha la tentazione di comparare e giudicare se stessi rispetto a questo immaginario. Credo che la comunità di chi pratica yoga abbia la responsabilità di mostrare la realtà dell’essere un allievo e la realtà del mondo. Ciò significa che dobbiamo dare la priorità a una rappresentazione che includa diverse età, diverse etnie e diversi livelli di esperienza. Se vogliamo veramente che lo yoga sia inclusivo, allora dobbiamo essere inclusivi, dobbiamo agire in modo concreto in base ai nostri valori.
Leggendo Il Potere dell’Ashtanga Yoga ho apprezzato molto il modo in cui sfidi gli stereotipi di genere, per esempio affrontando la questione della forza e della flessibilità nello yoga. A volte la pratica dell’Ashtanga Yoga è eccessivamente semplificata come “maschile” e “yang”, come a voler sottintendere che le posizioni sulla testa e i sollevamenti non siano adatti alle donne. O, d’altro canto, che tutti i maschi non siano per niente flessibili. Gli stereotipi di genere sono ancora diffusi nello yoga? Qual è stata la tua esperienza di donna nel cercare equilibrio tra forse e flessibilità nella pratica?
La pratica dello yoga è tutta una questione di equilibrio. Chi è forte diviene flessibile. Chi è flessibile diviene forte. Una volta che si è stabilito questo equilibrio lo yogi sperimenta uno stato di calma, equanimità e armonia.
Quando ho iniziato a fare yoga non c’erano donne in grado di eseguire tutti i sollevamenti più potenti. Ma ora, dopo tanti anni di pratica, ci sono molte donne che riescono ad eseguire molto bene tutte le posture che richiedono forza. E ci sono molti uomini che riescono a praticare bene tutte le posture che richiedono flessibilità. Quindi direi che la pratica in realtà incoraggia gli allievi a liberarsi dei banali stereotipi di genere.
Leggi il resto dell’intervista a Kino MacGregor sul blog di Gruppo Macro Edizioni.


Il Potere dell'Ashtanga Yoga, di Kino MacGregor, libro

Il Potere dell’Ashtanga Yoga, di Kino MacGregor, Macro Edizioni

Il Potere dell’Ashtanga Yoga è un’ottima lettura che appassionerà chiunque pratichi e ami questo stile di yoga di yoga, a qualsiasi livello: troverà ottimi consigli e la motivazione per continuare a perfezionarsi. Chi pratica altri stili, ma è incuriosito da questo yoga dinamico, pieno di grazia e profondamente spirituale troverà un ottimo punto di partenza per comprendere meglio l’Ashtanga Yoga, raccontato da MacGregor con grande competenza e rispetto dell’antico lignaggio dello yoga.
 

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