In molti percorsi spirituali รจ in uso la tradizione di dare alla persona che รจ nel percorso un nome diverso dal proprio nome di nascita, questo nuovo nome viene solitamente chiamato โNome Spiritualeโ.
Lโassunzione del nome spirituale รจ un poโ come nascere di nuovo e puรฒ simboleggiare un passo importante per lasciarsi alle spalle schemi del passato e affermare la volontร di dare una nuova direzione alla propria vita.
Ogni parola porta con sรฉ un codice vibrazionale che ne identifica il potere nel regno sottile della vibrazione, che anima e forma ogni cosa. Il nome spirituale porta con sรฉ un codice vibrazionale che ha il potere di risvegliarti alla tua consapevolezza piรน elevata, racchiude la missione che la tua anima ha deciso di assumersi nellโincarnazione che sta vivendo. Rinforza il tuo progredire verso il tuo destino piรน alto e ti sfida a vivere nella consapevolezza piรน alta; รจ la chiave speciale e unica che puรฒ aprirti alla tua parte piรน vera e sensibile, il tuo โgongโ personale.
Potremmo riassumerne cosรฌ i benefici:
- รจ la tua identitร spirituale
- รจ unโopportunitร per lasciar andare il passato e vivere consapevolmente
- รจ uno strumento per il tuo destino piรน alto.
- รจ una benedizione che ti ricorda continuamente della tua anima e del tuo rapporto con l’Infinito
- รจ una rinascita nella consapevolezza
- รจ un cambiamento di vita
Nella tradizione del Kundalini Yoga
Normalmente non si sceglie da soli il proprio nome spirituale, ma viene dato da un maestro. Ogni tradizione segue le sue regole, per il Kundalini Yoga il maestro Yogi Bhajan si รจ fatto carico di dare migliaia di nomi spirituali a chi voleva averlo, fino alla sua morte; dopo di lui questo compito รจ stato assunto da Nirinjan Kaur, che รจ stata istruita personalmente da Yogi Bhajan e che ancora oggi continua a farlo.
In questa tradizione la data di nascita รจ lโelemento chiave per determinare il nome spirituale, inoltre ogni nome spirituale ha una seconda parte che per tutte le donne รจ Kaur e per tutti gli uomini Singh.
Questa tradizione arriva da Guru Gobind Singh, il decimo Guru della tradizione Sikh: Kaur significa Principessa di Dio e Singh Leone di Dio, la vibrazione di questi nomi stimola lโinnata capacitร che tutti abbiamo di camminare nella vita con grazia, forza e coraggio.
Yogi Bhajan era solito dare lo stesso nome spirituale alle coppie sposate, cosรฌ da ispirarle a sostenersi ad andare verso unโunitร che รจ, secondo lui, lโelemento fondamentale di un matrimonio e cioรจ di diventare โdue corpi con unโanimaโ.
Allโinterno di questo percorso spirituale tutti possono richiedere il proprio nome spirituale sul sito della 3HO.org, nella sezione dedicata a questo servizio.
La mia esperienza come Dharma Kaur
Per me ricevere il nome spirituale Dharma Kaur, “colei che vive le parole del Guru e combatte per la giustizia”, รจ stato come avere in regalo la mia personale โstella polareโ, che con la sua luce mi indica la strada anche nel buio piรน fitto, che mi aiuta a non perdermi quando mi sento profondamente smarrita e dolorante. La sua vibrazione ha chiarito in me la rilettura di tante cose che sono accadute e continuano a volte ad accadere nella mia vita, cose alle quali forse facevo fatica a trovare un senso. Meditando sul mio nome spirituale diventa piรน semplice fare scelte, eliminare situazioni che non mi vanno piรน bene, o ampliare il mio impegno in determinati ambiti della mia vita.
Lo considero una meravigliosa benedizione e se anche tu desideri riceverlo puoi chiedere di farlo per te al tuo insegnante di yoga, cosรฌ che poi potrai riceverlo tra i compagni delle lezioni con una bella meditazione per festeggiare. Questo รจ un servizio di cui mi faccio sempre carico con molto amore per gli allievi che frequentano i miei corsi.
“Sei qui, per intero; condivideremo con te ogni momento della tua vita e ti chiederemo di capire la tua incarnazione spirituale e il tuo nome spirituale, e di cercare di trovare la forza di viverlo. Se non troverai questa forza di vivere la tua identitร spirituale, la vita sarร sprecata – e noi non vogliamo che vada sprecata.” ~ Yogi Bhajan