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Scienza e Conoscenza

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Epigenetica: c’è un legame tra l’etere e il nostro DNA?

Probabilmente anche tu, nella tua libreria, hai il libro di Bruce Lipton, La Biologia delle Credenze, ormai best seller internazionale, o hai letto qualche suo articolo che parla di epigenetica, la nuova biologia che dimostra come l’ ambiente influenzi direttamente l’espressione dei nostri geni.

Il fatto che la coscienza possa innescare cambiamenti genetici attraverso emozioni e pensieri che portano alla guarigione, è ormai scientificamente riconosciuto, tuttavia, i meccanismi dell’epigenetica non sono del tutto chiari e potrebbero essere riconducibili all’etere.

Etere: un concetto da rivalutare

L’etere, sostanza sottile e invisibile che permeava tutto lo spazio e che costituiva il mezzo attraverso il quale la luce si propagava, permaneva ancora nelle teoria di Newton, ma è stata eliminata dalla fisica all’inizio del XX secolo con al relatività di Einstein.

Amrit Sorli, autore di Oltre la fisica di Einstein, definisce nel suo libro la fisica senza etere, “un’aquila senza un’ala che gira in tondo”.

L’etere, secondo Sorli, è il substrato che costruisce l’universo stesso. I nostri pensieri e le nostre emozioni sono le strutture energetiche dei livelli più sottili dell’etere.

Etere sottile: la coscienza e i fotoni virtuali nel dialogo con il DNA

Secondo la teoria di Sorli, quando attiviamo la coscienza, ad esempio attraverso la meditazione, essa lavora anche sui livelli sottili dell’etere e lo armonizza. Quanto più forte è in noi il contatto con la nostra coscienza, tanto meno abbiamo emozioni disfunzionali e pensieri distruttivi, il contatto con la coscienza infatti armonizza la nostra psiche e di conseguenza anche il nostro corpo. Come dice il proverbio latino: Mens sana in corpore sano, Mente sana in corpo sano. La coscienza “tecnicamente” opera tramite “fotoni virtuali” sui livelli più sottili dell’etere e, seconda questa teoria, può essere descritta come una vibrazione dell’etere sottile con una frequenza infinita.

I fotoni virtuali sono gli elementi costitutivi di un “campo elettromagnetico coerente” che funge da sistema informativo degli organismi viventi. Quando la coscienza è presente, accade che l’azione dei fotoni virtuali sia armonizzata e possa correggere alcuni errori nella registrazione del DNA. Ciò avviene nei microtubuli presenti in ogni cellula. Quando un fotone attraversa il tubo in una direzione significa 1, quando va nell’altra direzione significa 0: anche l’organismo vivente utilizza un codice binario (0 e 1) simile ai computer. La coscienza quindi comunica con il DNA nella cellula attraverso livelli sottili di etere e infine attraverso i fotoni che viaggiano attraverso i microtubuli. 

Il legame tra coscienza e vita nell’era della scienza moderna

La crisi della società odierna risiede anche nel fatto che la scienza del XX secolo ha rinnegato il concetto di etere e quindi è andata perduta la comprensione della connessione tra la coscienza e il livello cellulare degli organismi viventi. Il positivismo scientifico ha ridotto la vita e l’uomo al livello di una macchina e lo ha trattato come tale. Abbiamo perso la sacralità della vita e dell’universo, che dobbiamo restituire alla società se vogliamo che si sviluppi nella giusta direzione, cioè quella del risveglio della coscienza. Stabilire un forte legame con la propria coscienza non solo favorisce la salute mentale dell’individuo, ma contribuisce anche al benessere dell’intera società.

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