Alla ricerca del movente e del mandante delle crisi che hanno messo in ginocchio il nostro Paese

Lamberto Rimondini, nei suoi due bestseller de L’altra Storia d’Italia, ci offre una prospettiva alternativa della Storia degli ultimi due secoli del nostro Paese, dando risposto non scontate a domande come:

• Chi ha finanziato e sostenuto l’unità d’Italia?
• Quali sono stati i motivi dietro la distruzione del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie?
• Chi sono i veri responsabili di eventi come il fascismo, gli assassinii politici e la Resistenza in Italia?
• Chi ha orchestrato la strategia della tensione?
• Perché Aldo Moro è stato rapito e ucciso?
• Perché la separazione tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro è stata considerata un atto di guerra contro l’Italia?
• È possibile che “Mani pulite” abbia contribuito a un “colpo di Stato” che ha devastato l’Italia?

Una chiave sicura per comprendere l’Altra Storia

Se è vero che la Storia è scritta dai vincitori, è altrettanto vero che questi non sono quelli che compaiono sui libri di testo e sui manuali di Storia. Non sono i grandi condottieri, i re e i politici che tengono le redini della Storia e ne dettano la narrazione.

Per capire chi effettivamente ci sia dietro i fatti che ci vengono narrati, dobbiamo cambiare prospettiva, dobbiamo imparare a chiederci a chi da essi trae vantaggio.

«La domanda che dobbiamo porci quando accade un fatto è: a chi conviene? Ciò ci serve per cercare di capire chi può essere il mandante. Spesso non è rilevante chi compie il fatto, quando lo compie, dove lo compie e come lo compie, ma perché quel determinato fatto è accaduto (quindi chi è il probabile mandante e qual è il probabile movente)».

I tentacoli della cupola finanziaria sulla Storia

Interrogandoci sul movente e sul mandante, capiremo ben presto che chi scrive la Storia è il grande capitale, una cupola finanziaria che provoca periodiche crisi globali al fine di imporre sistemi economici e finanziari sempre più pervasivi, con l’obiettivo di azzerare la sovranità degli Stati, indebitandoli con il denaro emesso a debito da istituti privati, e di trasformare, di fatto, i popoli in moderni schiavi:

• le guerre napoleoniche hanno aperto la strada al Gold Standard,
• le due guerre mondiali al Gold Exchange Standard,
• le crisi del dopoguerra al denaro FIAT,
• infine, la crisi globale a partire dal 2001, cioè dal disastro delle Torri Gemelle, all’identità digitale necessaria all’utilizzo del denaro digitale.

Così, anche nella Storia italiana, a partire dal 1858 ad oggi, Rimondini individua quattro macro periodi nei quali il grande capitale ha usato gli stessi schemi al fine di togliere sovranità al nostro Paese.

I quattro grandi periodi che hanno cambiato il nostro Paese

Così, anche nella Storia italiana, a partire dal 1858 ad oggi, Rimondini individua quattro macro periodi nei quali il grande capitale ha usato gli stessi schemi al fine di togliere sovranità al nostro Paese.

Come uscire dalla gabbia

Come nota giustamente Rimondini: «il potere non ha fantasia: esso usa sempre gli stessi metodi adeguandoli allo sviluppo della tecnologia: più la tecnologia è sviluppata più il sistema di domino è pervasivo e coercitivo verso i popoli.

Conoscendo i metodi del potere potremmo comprenderne e anticiparne le mosse. Per il potere è priorità assoluta mantenere sempre lo scontro sociale sul piano orizzontale (capitalisti-proletari, destra-sinistra, ecc.), impedendo con ogni mezzo quello verticale (popolo-élite), perché una rivoluzione in tale senso, lo distruggerebbe».

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