Le vacanze stanno finendo ma ci lasciano in dono la certezza di quanto sia importante prenderci sempre un tempo “vacuo”, vuoto e sospeso.
C’è una storia Zen piccola e preziosa che ci può aiutare a ricordare che VACANZA non è un tempo speciale che arriva una volta l’anno quando siamo disintegrati e stiamo per crollare, ma piuttosto un tempo sospeso e vuoto da ricavare quotidianamente per coltivare ascolto e consapevolezza quotidiani che ci aiutino a mantenere una condizione di benessere costante.
La storia dice così:
“Due taglialegna che stavano lavorando su uno stesso angolo di bosco decidono di mettersi alla prova e di vedere chi, tra i due, a fine settimana avrebbe tagliato più legna.
Il primo si mise subito a tagliare legna ininterrottamente, passando le sue giornate a tagliare senza mai riposarsi, ed era sicuro che l’avrebbe avuta vinta in quanto vedeva il suo compagno tagliare legna con un ritmo molto meno sostenuto del suo, accompagnato da abbondanti pause.
Con grande stupore, a fine settimana, quando fecero il resoconto, risultò che il taglialegna dal ritmo lento aveva tagliato molta più legna del suo amico. Così il primo chiese sbalordito al secondo: ma come è possibile che abbia vinto tu, visto che io non mi sono mai fermato un attimo… e tu invece ti riposavi continuamente?
Allora l’altro rispose: vedi, mentre tu tagliavi la legna senza sosta… io affilavo la lama.”
La saggezza dello yoga
Il tempo e gli insegnamenti dei saggi, le discipline orientali e la pratica dello yoga, ci insegnano a prendere delle pause, a dedicare una piccola e vitale parte del nostro tempo all’ozio, al non fare nulla, “ad affilare la lama” come il boscaiolo della storia, con la certezza che non è perso bensì funzionale a stare bene, ad essere più nel momento dell’azione.
Sempre di più nei tempi moderni viviamo come se dovessimo sempre e solo correre, sentendoci in colpa nel prenderci piccoli tempi per noi, tempi sospesi e improduttivi che centrano, portano in contatto con noi stessi e ci aiutano ad elaborare strategie più affilate e azioni più chirurgiche ed efficaci.
In realtà, allontanarci anche solo per pochi minuti dai pensieri che ci assillano, come casa, lavoro, famiglia, cane, gatto e quant’altro, è una doccia fresca e purificatrice per la nostra mente.
Non è necessario partire o viaggiare magari nel caos frenetico di ferragosto per prenderci una pausa, ma sono sufficienti tempi piccoli in spazi semplici e modi alternativi: una camminata in natura, ascoltare una musica che ci piace, dedicarci ad un’attività creativa, intraprendere attività come lo yoga e la meditazione che sono super efficaci per staccare la spina, danzare, praticare arti marziali, movimenti che ti portano a staccare dal quotidiano e concentrarti su di te.
La mente infatti trova riposo nel qui e ora, quando riesce a vivere il momento presente, quando riesce ad evitare di pensare alle cose che riguardano il passato o immaginarsi il futuro.
Prendersi una pausa
Scegliamo dunque di valorizzare il più possibile i momenti di pausa, consapevoli e attenti ad ogni istante pausa con l’intenzione di assaporare totalmente questo tempo, in piena presenza lasciando fuori il quotidiano.
In queste sospensioni si osservano i propri comportamenti per conoscersi meglio ed aggiustare il tiro magari con qualche domanda, ad esempio:
- Puoi osservare i tuoi comportamenti e chiederti: ci sono delle attività
che fai di fretta? - Puoi fare in modo diverso? Più lento e consapevole?
- Come puoi ricavarti nuovi momenti di sospensione?
Le risposte non tarderanno ad arrivare e la sensazione di aderire sempre di
più a noi stessi è una Via preziosa per stare bene e godersi il Viaggio.
